Rebirthing e le donne in gravidanza
Il Rebirthing è utile alle donne in gestazione, ma é fondamentale
praticarlo prima di concepire il nascituro!
Una volta integrato il vissuto Prenatale, la futura mamma potrà
viversi al meglio le emozioni della sua gravidanza e del parto evitando
così di trasferire al nascituro tutta quell'ansia che a sua volta
può aver "ereditato" da sua madre.
Evitando di trasmettere i propri problemi irrisolti alla generazione
successiva si può spezzare un circolo vizioso.
Molte persone ignorano la possibilità di trasmettere i modelli
di esperienza da una generazione all'altra; non vengono raccolte le
opportunità positive di questa "eredità psichica"
e non si evitano nemmeno le implicazioni negative.
Ricercatori e scienziati studiano la trasmissione genetica di modelli
ereditari ma non si occupano della trasmissione dei modelli psichici,
come quelli relativi al trauma di nascita.
Se la futura madre trascura la possibilità di una rielaborazione
delle problematiche legate al proprio prenatale, al momento del parto,
se non prima, i suoi traumi non elaborati riemergeranno.
L'angoscia incontrollata legata al "ricordo cellulare" del
proprio ingresso nel mondo sovrasterà ogni emozione e ogni intenzione
razionale e la donna, travolta dallo stress, dimenticherà o comunque
non sarà in grado di applicare quelle tecniche e quelle nozioni
acquisite durante una classica preparazione al parto.
La coscienza inondata dall'antico panico impedirà qualsiasi riflessione
e bloccherà i nuovi modelli di comportamento appresi.
In questo modo il passato, cioè la propria nascita, non solo
vanificherà la tradizionale preparazione al parto, ma si ripercuoterà
negativamente anche sul bambino.
Quest'ultimo assorbirà gran parte del panico materno in questa
situazione di angoscia incontrollabile e tutto ciò influenzerà
il suo comportamento anche nella vita adulta.
Controindicazioni del Rebirthing in acqua per le donne incinte:
- la futura mamma non si sente a suo agio nell'ambiente acquatico;
- l'acqua non è rigorosamente mantenuta ad una temperatura
stabile di 37°, e nei seguenti
casi che riguardano le ultimissime fasi della gestazione:
a) se è presente bradicardia fetale;
b) se ci sono delle perdite ematiche anormali.
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